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TANNING TECH SI CONFERMA FIERA LEADER PER LA TECNOLOGIA CONCIARIA

Le impressioni espresse in corso d’opera durante la conferenza stampa di giovedì 7 novembre, hanno ricevuto la conferma dai dati: il numero dei visitatori che ha superato i cancelli dei tre ingressi al quartiere fieristico di Bologna, quindi Lineapelle compresa, è superiore a quello registrato nel novembre 2001. E’ un dato estremamente positivo perché porta un segnale di consolidamento nel rapporto espositore-visitatore. Ma, come è più volte stato precisato, Tanning Tech, rassegna della tecnologia e dei prodotti chimici per conceria, non è soltanto un evento fieristico. Tanning Tech è molto di più e il suo significato non può essere circoscritto alle quattro giornate di manifestazione. Non è un episodio a se stante nell’attività di Assomac, l’associazione di categoria che cura l’organizzazione; non deve essere un episodio a se stante nell’attività dell’impresa. Tanning Tech non sarebbe la fiera leader della tecnologia conciaria se non fosse preceduta da ricerche di mercato, studi di fattibilità, missioni economiche, rapporti diplomatici con paesi in via di sviluppo o con paesi con forte tradizione nel settore e orientati verso uno sviluppo sostenibile. Paesi sui quali l’azione di Assomac è apprezzata, come ampiamente dimostrato dalla piena soddisfazione espressa dai rappresentanti delle cinque delegazioni ufficiali provenienti da Cina, Egitto, Indonesia, Iran e Vietnam che, oltre a visitare la fiera, hanno approfittato dell’evento per studiare nuove e più incisive forma di collaborazione futura. Non meno importanti le attività di diplomazia economica che Assomac e i suoi consulenti hanno sviluppato con le missioni ufficiali provenienti da India e Russia, e con la rappresentanza di Aflai, l’organismo che raggruppa le Associazioni africane dell’area pelle/calzatura/pelletteria. Dunque un Tanning Tech che sempre più va visto come il punto di incontro del sistema conciario mondiale che, una volta l’anno, fa il punto della situazione a Bologna. Ovviamente in questo contesto svolge un ruolo di primo piano la chimica per conceria che con i suoi eleganti stand e la folla di visitatori, ha fatto del padiglione 34 il “salotto buono di Tanning Tech per quanto riguarda la presentazione, ma che al tempo stesso porta avanti una proposta creativa ed ecologica, in grado di dare risposte esaurienti ad ogni esigenza di concia. Insomma tecnologia e chimica, insieme, fanno di Tanning Tech quell’irrinunciabile appuntamento che il settore premia con una importante e qualificata presenza. Infine è opportuno ricordare che nella giornata conclusiva, venerdì 8 novembre, è stato presentato lo studio che Istituto per il Commercio Estero e Assomac hanno commissionato al Pisie (Politecnico Internazionale per lo Sviluppo Industriale Economico) e finalizzato alla realizzazione del Calcutta Leather Complex. Si tratta di uno studio di fattibilità che risolverà i problemi di inquinamento, spostando fuori Calcutta le concerie attualmente allocate in tre diverse aree cittadine.

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